Dall'avvio della svolta con la quale il centro dell'impero ha avviato l'aggressione globale al mondo, la politica liberista (Padroni, siete liberi di prendervi tutto!) procede senza soste e senza remore. Ora tocca di nuovo all'Argentina. Questa terra martoriata e potenzialmente ricchissima ha subito prima l'orrore della dittatura della Giunta militare dal 1976 al 1983, con il sostegno esplicito della Chiesa ufficiale; poi il primo tracollo finanziario dovuto alla speculazione della "finanza creativa", che si arricchisce prima creando, appunto moneta fasulla; ma che quando si arriva alla resa dei conti vuol essere pagata con moneta reale.
Ora al governo è andato per l'appunto l'uomo di fiducia di questa finanza globale, che sta imponendo con una "velocità" sconosciuto persino al nostro Presidente del Consiglio, il suo programma di totale continuità, sul piano economico, con quello della Giunta.
Pubblichiamo qui sotto la protesta-appello del "Grupo de Argentinos en Italia por la Memoria, la Verdad y la Justicia":
Argentina:
MACRI
= FAME
Dalla
promessa elettorale di una
“rivoluzione
dell’allegria” a una realtà
di
povertà e pallottole di gomma
Licenziamenti
selvaggi e indiscriminati di cooperative di servizio, assistenti
sociali, operai, ricercatori e giornalisti, per mettere a tacere la
voce dell’opposizione.
Inflazione
incontrollabile, pallottole di gomma per reprimere manifestazioni e
feste di quartiere ferendo anche bambini.
Patto
con i fondi avvoltoio e il FMI per ottenere prestiti che
indebiteranno un’altra volta il popolo argentino con un nuovo swap
del debito.
Privilegi
per il settore agricolo e minerario con una drastica riduzione delle
tasse.
Per
non parlare del tentativo di smantellare e indebolire la Politica di
Diritti Umani, un argomento molto sensibile per il Paese.
Tutti
i settori del Paese sono sotto attacco del revanchismo neoliberista
dell’attuale governo del presidente Macri che in meno di due mesi
ha prodotto, a forza di decreti, un drastico cambiamento strutturale
nel Paese con l’obiettivo dichiarato di smantellare e distruggere
le politiche di inclusione sociale, economica e culturale,
conquistate nel corso degli ultimi 12 anni dopo la grande crisi del
2001.
Come
si presenterà alla prossima udienza del 27 febbraio di fronte al
Papa, un
presidente che in soli due mesi di carica ha portato povertà,
inflazione incontrollata,
instabilità, licenziamenti in massa, censura e leggi speciali per reprimere
le proteste?
Come
si presenterà davanti al Papa un presidente che, tra le altre cose,
ha imprigionato
senza giusta causa Milagro Sala,
direttore e capo dell’organizzazione
di quartiere di Tupac Amaru e rappresentante della sua provincia
nel Parlasur scatenando
la condanna anche di Amnesty International e del
Parlamento Europeo?
Grupo
de Argentinos en Italia por la Memoria, la Verdad y la Justicia
Progetto
Sur onlus
Frente
Murguero Italiano
Nessun commento:
Posta un commento